Rapporto 2021 sulla sicurezza delle password: come superare le vulnerabilità umane
Consulta il rapporto 2021 sulla psicologia delle password e scopri le eventuali differenze nelle abitudini con le password rispetto al 2022.
La nostra indagine sulle pratiche di sicurezza in materia di password adottate da 3.750 professionisti ha portato alla luce una palese discrepanza tra la fiducia nel proprio approccio alle password e il modo in vengono effettivamente gestite. Cos’altro è emerso?
Tasso di persone intervistate che utilizzano sempre o quasi sempre la stessa password o una sua variante.
Tasso di chi ha cambiato password dopo essere venuto a conoscenza di una violazione.
Il 75% delle persone intervistate confida fortemente nel modo in cui gestisce le password, eppure quasi due terzi continuano a fare uso della stessa password o di una sua variante.
Cos’altro fanno con le password?
Quasi il 65% delle persone intervistate ha una qualche cognizione della sicurezza informatica. Questa conoscenza, tuttavia, non viene messa in pratica. Tra coloro che sono stati sensibilizzati alla cibersicurezza, soltanto il 31% ha smesso di riutilizzare le password, mentre solo il 25% ha iniziato a usare uno strumento per gestirle.
Perché non sfruttano questa conoscenza?
Per quanto riguarda il senso di fiducia nelle proprie pratiche di sicurezza informatica, la generazione Z è in pole position. Tuttavia, millennial, Gen X e baby boomer si classificano al secondo, terzo e quarto posto, rispettivamente.
Ma quali differenze ci sono nei loro approcci alle password?
Consulta il rapporto 2021 sulla psicologia delle password e scopri le eventuali differenze nelle abitudini con le password rispetto al 2022.
Leggi il rapporto per mettere a confronto le pratiche attuali di sicurezza online con quelle in voga nel 2020 (solo in inglese).